Foto credits Pierfranco Fornasieri

Il film sonoro di Elena Pugliese dà nuova vita a Casa Bossi.

A questo link l’intervista di Corinna Conci a Elena Pugliese, per raccontare “Hai lasciato la luce accesa”.

Un dispositivo di audio cuffie accompagna il visitatore a percorrere una ricerca ipotetica tra le stanze del primo piano di Casa Bossi. Ideato e scritto per questa location, “l’audiodramma ha intenzione di restituire alla Casa, almeno temporaneamente, un presente plausibile”, racconta l’autrice.

Registrazioni ambientali di futili azioni quotidiane come chiudere una finestra o lavare i piatti, si intrecciano con la voce di Elena Pugliese che racconta riflessioni sulla vita e la sua routine. Un pomeriggio qualunque tra le calde mura di casa. Si tratta di una porzione dell’esistenza che passa inosservata, ma che costituisce la nostra struttura più profonda, la persona più intima che tutti siamo ma che poco si mostra agli altri. Un lavoro che parla di identità singole ma collettive allo stesso tempo, che indaga la biografia nelle sue declinazioni più umane.”

 

“Hai lasciato la luce accesa”. Elena Pugliese a Casa Bossi

A questo link l’articolo di Emanuele Beluffi che consiglia di visitare la mostra.

“Percorrendo le stanze di Casa Bossi accompagnati dalla (bellissima) voce di Elena Pugliese che ci dice (sì, DICE) nelle orecchie e nella memoria frammenti di vita possibile, quotidiana, domestica, con evidenti somiglianze di famiglia con il vivere di ognuno di noi, i nostri occhi percorrono le pareti graffiate dal tempo, le porte rosse misteriose e un po’ film Suspiria (ma il primo), le finestre che hanno visto e sentito tutto (e chissà, magari ridono anche): e noi siamo lì, da soli (l’ingresso lungo il primo piano del Palazzo è rigorosamente cadenzato ogni 3 minuti, ognuno è e deve essere solo con se stesso e ovviamente i cellulari devono essere spenti), siamo lì,da soli, a provare una sensazione che solo chi ama i posti abbandonati conosce.”

Visitabile fino al 4 novembre.

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