Il fabbricato con una superficie complessiva di 6.500 mq e circa 200 stanze è un esempio straordinario di tecnica costruttiva grazie ad struttura basata su fulcri portanti che sostengono soffitti a volta molto ribassati. In tal modo viene anticipata con l’antica tecnica della muratura una versatilità costruttiva che nei paesi più industrializzati d’Europa si cominciava a realizzare in quegli anni solo con il ferro e il cemento armato.
 […] Rivedendo le sue opere e i suoi luoghi, par di cogliere questo personaggio mentre irrompe nell’azione con la forza di chi è convinto di far meglio degli antichi, meglio dei predecessori, meglio dei contemporanei. Questo suo prendere saldamente la scena, e non per un istante, ma per l’avvenire, gli conferisce quel rango di protagonista che il melodramma aveva portato alla sua massima enfasi. Quando lui disegnava, altri componevano e rappresentavano drammi in musica; lui e altri presentavano eroi della patria, dell’amore con l’evidenza di fattori emotivi, che era d’aiuto, incoraggiamento, “sprone” – si sarebbe detto allora – per gli artisti dell’Ottocento.
(Estratto da: Roberto Gabetti, Problematica seconda, in Franco Rosso, Alessandro Antonelli, 1794-1888, Milano 1989, pp. 14-15).